Il Longevity Shock

In numerose culture tradizionali, gli anziani sono venerati e rispettati per la loro saggezza, esperienza e contributo alla comunità. Questo rispetto verso gli anziani è evidente in molte tradizioni culturali in tutto il mondo.

Per esempio, nella cultura giapponese, gli anziani sono considerati una fonte preziosa di saggezza e rispetto. La filosofia giapponese del "keiro" o "rispetto per gli anziani" riflette questa venerazione. Pratiche culturali come il rispetto per i genitori anziani, la cura dedicata agli anziani e l'importanza dei loro consigli nella presa di decisioni familiari e comunitarie dimostrano questo rispetto radicato nella cultura giapponese.

Anche nella cultura indiana, gli anziani sono considerati una parte integrante e rispettata della famiglia e della comunità. Il concetto di "pitri paksha", un periodo annuale dedicato al rispetto e all'omaggio agli antenati, è un esempio di come la cultura indiana celebri e onori gli anziani e la memoria delle generazioni passate.

Tuttavia, i cambiamenti sociali e demografici hanno portato a una percezione diversa del ruolo degli anziani nella società moderna. Mentre in passato le famiglie estese fornivano un sistema di supporto naturale per gli anziani – e i bambini-, l'urbanizzazione e l'occidentalizzazione hanno reso più comuni le famiglie nucleari, con la cura degli anziani spesso affidata a servizi esterni o istituzioni. Questo ha contribuito a cambiare la percezione dell'invecchiamento, portando alcune società a considerarlo un problema economico, soprattutto per il crescente costo della sanità e della previdenza sociale. Eccoci quindi a parlare di Longevity Shock.

Il "longevity shock" rappresenta una delle sfide più significative del nostro tempo, caratterizzata dall'aumento inaspettato della durata della vita degli individui e le implicazioni socio economiche che ne derivano. Questo fenomeno non è limitato a specifiche nazioni, ma è globale ed influenza economie di diverse dimensioni e livelli di sviluppo. Attualmente, i paesi più anziani del mondo includono Giappone, Germania, Italia e molti altri paesi europei. Tuttavia, il tasso di invecchiamento della popolazione sta accelerando anche in altre regioni del mondo, compresi alcuni paesi dell'Asia e del Nord America.  Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, entro il 2050 l'Italia si troverà tra i paesi con una delle popolazioni più anziane al mondo. Le prospettive demografiche per l'Italia indicano un invecchiamento continuo della popolazione e una diminuzione della fertilità. Secondo uno studio condotto dall'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) nel 2020, si prevede che entro il 2050 la percentuale di persone di età superiore ai 65 anni in Italia potrebbe superare il 35%, con una conseguente diminuzione della popolazione in età lavorativa. Entro il 2050, se la tendenza attuale di bassa fertilità dovesse continuare, potrebbero sorgere preoccupazioni riguardo alla disponibilità di giovani lavoratori per coprire le posizioni vacanti nel mercato del lavoro.

Questo cambiamento demografico avrà diverse implicazioni per l'economia, il sistema sanitario, il mercato del lavoro e la sostenibilità dei sistemi di previdenza sociale. Sarà necessario adottare politiche e strategie volte a gestire gli effetti dell'invecchiamento della popolazione, inclusi investimenti nell'istruzione e nella formazione per garantire una forza lavoro qualificata, politiche per sostenere la partecipazione lavorativa degli anziani e riforme dei sistemi di previdenza sociale per garantire la sostenibilità finanziaria.

Stiamo dicendo che quando l'aspettativa di vita supera le previsioni demografiche e finanziarie, causa una serie di conseguenze sia individuali che collettive. In particolare, le economie più avanzate affrontano sfide uniche legate al protrarsi della vita lavorativa e alla sostenibilità dei sistemi di previdenza sociale. Lo shock di longevità può avere implicazioni significative, specialmente nella pianificazione della pensione e nei costi sanitari. Molte persone possono sottovalutare la propria aspettativa di vita o non prepararsi adeguatamente alle esigenze finanziarie legate a una vita più lunga. Ciò può portare a risparmi esauriti, copertura sanitaria insufficiente o dipendenza dai familiari o dai programmi di assistenza governativi.

Da non trascurare gli impatti sul mondo del lavoro: con l'aumento dell'aspettativa di vita, molte persone possono decidere di ritardare il pensionamento per poter finanziare un periodo di vita più lungo o per continuare a mantenere un senso di scopo e realizzazione lavorativa.

Se le persone rimangono nel mercato del lavoro per periodi più lunghi, potrebbe verificarsi una scarsità di manodopera qualificata in determinati settori o professioni, specialmente se non vengono adottate politiche o strategie per incoraggiare l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. La diminuzione della forza lavoro potrebbe influenzare diversi settori, tra cui sanità, istruzione, industria e servizi

Con l'evoluzione delle tecnologie e dei modelli aziendali, i lavoratori più anziani potrebbero dover aggiornare o acquisire nuove competenze per rimanere competitivi nel mercato del lavoro in continua evoluzione.

Le organizzazioni potrebbero dover adottare politiche più flessibili per gestire la forza lavoro più anziana, ad esempio offrendo opzioni di lavoro flessibile, possibilità di flessibilità, smart working, settimana corta o programmi di pensionamento graduale.

Con una forza lavoro più anziana, le aziende potrebbero essere spinte a innovare nel design del lavoro e nei benefit e nelle misure di welfare offerti per soddisfare le esigenze e le preferenze dei dipendenti più anziani, cosa che peraltro è già attiva per contribuire alle spese di assistenza in caso di genitori anziani.

Inoltre, l'intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il mondo del lavoro, con il potenziale di migliorare l'efficienza e la produttività in molte industrie. Alcune professioni potrebbero essere sostituite o trasformate dall'IA, specialmente quelle che coinvolgono attività ripetitive e basate su regole. Ad esempio, lavori nell'ambito della produzione, della contabilità, della gestione dei dati e della logistica potrebbero essere automatizzati in parte o completamente dall'IA. Tuttavia, è importante notare che l'IA è anche in grado di creare nuove opportunità lavorative e di promuovere la creazione di professioni emergenti legate allo sviluppo, alla gestione e all'utilizzo delle tecnologie intelligenti. Alcuni settori in crescita che potrebbero beneficiare dell'IA includono l'analisi dei dati, la cybersecurity, lo sviluppo del software e la robotica.

Teniamoci pronti ad individuare nuovi paradigmi nel mondo del lavoro che supportino le coesistenza di diverse generazioni con bisogni differenti.

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