il ritmo della selezione

Nel mondo HR, spesso ci concentriamo sulle competenze, sulla ricerca del candidato ideale e sul mantenimento di relazioni solide con i clienti. Ma cosa succede se ti dico che, per migliorare davvero l’efficienza, potremmo prendere in prestito un concetto che arriva direttamente dalle linee di produzione? Ebbene sì, parliamo del “Takt Time”, un’idea semplice ma geniale che ci aiuta a bilanciare lavoro e domanda con una precisione quasi matematica.

Ma cos'è esattamente il Takt Time? Immaginalo come il battito costante di un metronomo: nelle fabbriche stabilisce il ritmo al quale ogni pezzo deve essere completato per soddisfare gli ordini in tempo. E se sostituissimo quei pezzi con candidati? Il risultato sarebbe una selezione cadenzata e ben organizzata, pensata per rispondere con precisione alle esigenze dei nostri clienti senza perdere tempo prezioso. Basta dividere il tempo disponibile per il numero di risorse richieste, e ottieni il tuo TaktTime – il ritmo perfetto per completare ciascun processo di selezione.

Ora, adattare il Takt Time in HR non è solo una questione di numeri: è un cambio di mindset. Inizia calcolando il tempo disponibile. Se hai 20 giorni per trovare 5 candidati per un cliente, dividi i giorni per il numero di risorse e ottieni 4 giorni per ogni selezione. Questo è il tuo obiettivo, il ritmo al quale dovresti lavorare per soddisfare il cliente senza stressarti e senza farti prendere dal panico. La tua tabella di marcia è pronta.

Ma perché adottare un sistema simile? Perché ci porta dei vantaggi sorprendenti, a partire dall’efficienza. Con ilTakt Time, sai esattamente quanto tempo dedicare a ciascun candidato, evitando ritardi e aumentando la produttività. E non è solo questione di velocità, ma di migliorare anche il rapporto con i clienti, che avranno una previsione chiara di quando vedranno le candidature. In breve, anticipi i bisogni e rispondi con precisione.

Non solo: adottando il Takt Time bilanci meglio il carico di lavoro del team. Quante volte capita che alcuni recruiter siano sommersi, mentre altri riescono a finire prima? Questo approccio distribuisce equamente le attività e aiuta a lavorare in maniera più omogenea. E poi, eliminiamo i tempi morti. Quante ore sono andate perse inattività che, a conti fatti, non aggiungevano valore? Il Takt Time ti aiuta a tagliare il superfluo, portandoti dritto all’obiettivo.

Ora, certo, qualche sfida c'è: non tutti i ruoli richiedono lo stesso tempo di selezione, e la domanda dei clienti non è sempre costante. Per questo, è utile calcolare il Takt Time su base settimanale o mensile, adattandolo alle diverse esigenze. Anche il tipo diposizione gioca un ruolo importante; per alcuni ruoli più complessi, potresti dover estendere un po’ il ritmo. Ma con un processo chiaro e una fase ben organizzata per ciascuna selezione, puoi aggirare queste difficoltà e far scorrere le attività senza intoppi.

Facciamo un esempio pratico. Un cliente ti chiede dieci figure operative entro un mese, e hai 20 giorni lavorativi per trovarle. Con il Takt Time, sai che ogni selezione deve essere conclusa in 2 giorni per rispettare la richiesta. La cosa più interessante? Ogni recruiter ha una guida chiara su cosa fare, senza intoppi e stress da ritardi. È un gioco di squadra che funziona come una macchina ben oliata, con ritmi prevedibili e risultati misurabili.

Il Takt Time, quindi, non è solo un numero su un foglio di calcolo. È una nuova prospettiva per il nostro lavoro, un approccio che porta ordine, chiarezza e prevedibilità, che si traduce in meno corse all'ultimo minuto e più soddisfazione per tutti, sia per chi seleziona che per chi è selezionato. In un ambiente così dinamico come quello delle risorse umane, il Takt Time è come un battito regolare che ci permette di affrontare ogni giornata con il giusto ritmo, avvicinandoci un passo alla volta all’eccellenza operativa.

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